1.1 Tipologie edilizie
Sino al recente passato, nell’ambito dell’edilizia di base, le abitazioni venivano costruite senza il supporto di un “progettista” inteso nel senso in cui lo intendiamo oggi, al contrario, i costruttori erano guidati dal patrimonio di nozioni correlate e caratterizzanti le singole aree geografiche, secondo la specifica cultura edilizia del luogo.
Le abitazioni, che oggi chiamiamo tradizionali, venivano edificate seguendo un progetto chiaramente definito nella mente del costruttore, il quale, senza rendersene conto, agiva in piena coscienza spontanea.
Forma, dimensione, materiali e tecniche costruttive dell’oggetto edilizio erano determinate dalle esperienze precedenti, tramutate in un sistema di cognizioni integrate e assunte unitariamente per soddisfare la particolare esigenza del momento per cui l’oggetto veniva realizzato.
L’uomo ha sempre avuto l’esigenza di ricreare nella sua mente un nuovo tipo, senza rinunciare al “riuso” del precedente, divenuto parte inalienabile del suo patrimonio culturale ma incapace di soddisfare nuove e particolari esigenze del momento.
Generalmente non si costruiva la propria abitazione secondo una forma stereometrica conclusa, ma si aggiungevano gli ambienti man mano che si presentava la necessità, con la crescita dei figli e in rapporto allo stato economico o in base alle esigenze lavorative.
Si tendeva a riusare, intasare, dividere e riaccorpare un patrimonio familiare accumulato in processi lentissimi. Le vicende matrimoniali ed ereditarie ridisegnavano continuamente i patrimoni edilizi che, sulla base dei caratteri della prima edificazione, si adattavano poi alla forma del nuovo lotto. Le abitazioni nascono e si sviluppano in base alla morfologia del terreno e assumendo caratteristiche differenti in base alle possibilità economiche dei proprietari e alle necessità di chi vi abita.
Nonostante i numerosi interventi di sostituzione edilizia e ristrutturazione, il nucleo più antico di Siniscola ha conservato, quasi inalterati nel tempo, la conformazione degli isolati e i tracciati viari che ne costituivano l’impianto storico.
A Siniscola, l’agricoltura e la pastorizia erano le attività più diffuse, praticate solitamente in modo complementare e non esclusivo. Si riscontrano perciò tipi edilizi tradizionalmente riconducibili all’una o all’altra attività (“casa del contadino” e “casa del pastore”), ma anche tipi intermedi che rispondono alle esigenze di entrambe.
Elemento fortemente caratterizzante, strettamente legato all’attività agricola è la corte.
Le grandi corti, tipiche della vicina valle del Cedrino, a Siniscola “si restringono e spesso si annullano, le abitazioni si costipano diminuendo in superficie e, in compenso, poco aumentando in altezza.”
Lo stesso Baldacci, sempre in relazione alle abitazioni a corte, affermava: “Il muro di cinta è relativamente basso (circa 2 metri), normalmente cementato e intonacato”.
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Monocellula: edificio + pianta |
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Monocellula raddoppiata in altezza: edificio + pianta |
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Raddoppio in altezza e profondità |
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Bicellula |
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Raddoppio in altezza della bicellula |
Sono presenti, inoltre, edifici più evoluti e moderni, caratterizzati da una conformazione più complessa, da dimensioni maggiori (in altezza raggiungono talvolta i tre piani) e da una maggior cura nella realizzazione dei particolari costruttivi.
Sono talvolta il risultato di uno sviluppo del tipo edilizio di base ottenuto con il raddoppio in altezza e/o profondità degli ambienti secondo le sopraggiunte necessità. Più spesso derivano da un atto progettuale unico che definisce un nuovo tipo espressione di un nuovo modo d’abitare.
Spesso opera di maestranze forestiere, si diffondono infatti con l’affermarsi del nuovo ceto medio borghese e si ispirano a modelli abitativi della cultura della città. Questo nuovo tipo caratterizzato inoltre dall’affaccio sulla piazza o su una via importante dell’abitato diventa espressione dello status sociale acquisito.